
Taxi Driver Wisdom è un bel libro fotografico, una raccolta di perle di saggezza, citazioni e osservazioni sulla vita dei principali filosofi di New York, i tassisti.
Si è vero siamo tutti connessi, in relazione, anche se non si percepisce ad un primo sguardo, ovviamente nel mondo online ma soprattutto-anche-prima nel mondo fisico quando condividiamo uno spazio con altre persone, per caso passeggiando per strada o per scelta ad un evento o a un comizio.
Il termine folla dal latino fullare, lavare i panni riamda appunto all’idea di premere, dello stringere. La parola folla si usa di solito riferita a quel particolare tipo di aggregazione sociale che si forma quando una moltitudine di individui è riunita, in maniera temporanea, in uno stesso luogo e nella quale lo spazio di ciascuno dei partecipanti è limitato in modo considerevole dalla presenza degli altri.

Parlare di folla, di moltitudine di persone, può suonare strano nel periodo che stiamo vivendo, post lockdown, dove stiamo cercando di ritornare ad una certa normalità pur mantenendo una certa distanza, fisica ma non sociale.
Gli eventi e i momenti di aggregazione si sono reinventati ma non hanno smesso di offrire esperienze di coinvolgimento per gli spettatori. Garantendo il distanziamento, mescolando esperienze fisiche e virtuali o addirittura trasferendosi completamente nel mondo online, nel cosiddetto cyberspazio.
Interessanti gli esperimenti nel mondo del calcio che per mesi ci ha abituato a spalti vuoti e a partite a porte chiuse. Per rimanere in casa nostra la finale di Coppa Italia 2019-2020 si è giocata tra Napoli e Juventus con il pubblico sostituito da un effetto di virtuale visibile solo agli spettatori da casa.

Qualcuno si è spinto più in là, come la AGF Arhus della Superliga danese; installando dei veri e propri schermi sugli spalti che mostravano le reazioni dei fan mentre seguivano, dalle proprie case, la diretta Zoom della partita.
Salendo di complessità, un passo oltre la folla è la comunità, pensando al mondo online e dei social media, possiamo parlare di comunità virtuale (o comunità online). Persone che, attorno a interessi comuni, si organizzano e interagiscono grazie alla tecnologia. Anche all’interno delle comunità virtuali si instaurano generalmente rapporti di potere e influenza, che vanno dai ruoli di tipo tecnico (amministratore, moderatore) alla concorrenza dialettica di idee su argomenti di interesse comune o per la definizione di regole proprie della comunità.

Vuoi saperne di più? Ne ho parlato ieri al Meetup Aperitech, organizzato da GraphRM. La registrazione del webinar è disponibile qui: